Project Description
UN SOGGIORNO
Una stanza che si sviluppa con una forma a “T” e come si vede dalle foto, parzialmente impostata; pavimenti, soffitti, fianchi dei pilastri, porta di accesso e un lato della biblioteca con zona caminetto già realizzati. Fino a questo punto avevo collaborato con l’Arch. Gilda D’Agaro alla realizzazione di questa stanza e da qui ho continuato da sola.
La committenza aveva chiesto molto spazio per contenere libri, una zona salotto senza tv ma con un impianto di proiezione nascosto, un tavolo da thè ed un piccolo scrittoio. In linea di massima queste sono state le indicazioni; da qui, come primo passo, si esegue un rilievo nel dettaglio dell’esistente, con particolare cura degli impianti da mascherare.
La stanza sviluppandosi lungo i lati esterni dell’abitazione, presenta molte finestre alle pareti, creando zone vuote segmentate che verranno utilizzate dal nuovo arredamento in modo funzionale e fluido.
Dalla bozza del progetto d’insieme, condivisa con la committenza, si passa alla parte esecutiva di dettaglio, confrontandosi con il falegname, l’elettricista, l’idraulico, l’esperto di domotica, il marmista, il carpentiere, il pittore e il tappezziere, queste sono le competenze che sono state utilizzate in questo progetto.
Le tavole sviluppate analizzano ed espongono ogni angolo ed in ogni dettaglio, sia in pianta che in sezione.
I materiali utilizzati, sono quelli già presenti nella prima composizione già realizzata (acero, acero frisèe, mogano e teack).
Ho inserito degli elementi di colore turchese, che richiamano sia alcuni elementi nell’abitazione che l’acqua rappresentata nella stanza anche dalle gocce e da una “fontana”.
Un lungo lavoro e con una continua supervisione nei laboratori, ecco la parte finale di controllo del grezzo con le parti pre-assemblate in falegnameria.
Con l’ok di questi ultimi controlli, si prosegue: con la verniciatura, poi il tappezziere per completare le sedute e le parti in pelle, il pittore per le parti colorate a mano in turchese, ed il carpentiere per i basamenti delle sedute e dei tavoli, ai quali parteciperà anche il marmista con i piani in onice.
Coordinare e vedere una buona collaborazione è una delle soddisfazioni maggiori durante la realizzazione delle opere e sempre fonte di insegnamento.

LO SCRITTOIO
Un angolo funzionale

LO SCRITTOIO
Un angolo funzionale
Un piccolo scrittorio con superficie in pelle di vitello, colorata su richiesta. La pelle poi è stata utilizzata nei fianchi imbottiti delle sedute e nei terminali della panca.

SALOTTO E BIBLIOTECA
Uno spazio a”T”
Questa zona del soggiorno, svolge il ruolo di filtro fra biblioteca e salotto ,e contiene una parte espositiva e la parte dell’impianto di proiezione (corpi vari per la riproduzione, proiettore, casse), il tutto nascosto ed all’occorrenza, aprendo alcune ante compaiono le casse ed il proiettore e con un clic di un telecomando, da una botola a soffitto scende lo schermo. Particolare impegno è stato posto per una visione ed acustica eccellenti e per la parte di ventilazione necessaria durante l’uso dell’impianto di proiezione.
La biblioteca è sia concepita per un momento di relax in lettura, infatti la panca centrale permette di sedersi o sdraiarsi comodamente con un libro in mano. Allo stesso tempo, la stessa può diventare un comodo piano d’appoggio se per esempio i figli stanno facendo una ricerca per una tesina. L’atto del leggere, viene poi completato con un tavolino d’appoggio, per occhiali, una tazza di thè, il libro e perchè no, un cioccolatino.
Si osserva la non voluta simmetria ma un fluire libero di spazi ben organizzati e funzionali.
Il salotto riprende le forma estetiche dell’arredo complessivo; le sedute hanno un corpo in legno asimmetrico staccato da terra da un basamento che fa da sostegno. I basamenti delle sedute, riprendono materiali e colori presenti nella stanza e la forma della “fontana” che predomina la composizione. L’ottone ed il legno di teack fa poi il suo bel vestito alla struttura di sostegno in ferro verniciato a mano. Carpentiere, falegname e tappezziere in sincronia e sequenza.
Per le sedute vere e proprie, la clientela mi aveva richiesto di fare una seduta comoda ma non con l’ottica di sdraiarsi o “stravaccarsi”; la seduta di questi divani è comoda e la struttura è in molle, alla vecchia maniera, mentre la pelle di vitello color avorio dona la sobrietà ad una composizione ricca di dettagli e particolari.
La “fontana” rappresenta un punto focale della stanza ed è sempre visibile; serviva una forma coerente, un elemento di stacco e accentrante che potesse chiudere uno spazio, ma allo stesso tempo tenerne l’ampiezza.
La mia soluzione a tutto ciò è rappresentata da una serie di lame in legno sagomete e verniciate a mano (con striature effetto acqua in movimento) che si sviluppano in un fluire di curve e rette.