Project Description
INSTALLAZIONI LUMINOSE
Con materiale riciclato
Sei mai stato in un eco-centro?
Ogni tanto, vado a trovare un amico che ha un “ferrovecchio”, così lo chiamiamo da queste parti, e generalmente, mi trovo in un mondo dove lo “scarto” per me può diventare una “risorsa”. Un luogo, dove so, che la mia creatività e fantasia, possono trovare stimoli imprevedibili. Queste visite, sono sempre molto stimolanti….
In questo articolo, voglio farvi vedere alcune mie creazioni con materiale riciclato; principalmente per stimolare in ognuno di noi, un occhio anche alla seconda vita di uno “scarto”.
In una delle mie gite al “ferrovecchio”, (verso fne anno le aziende liberano i magazzini e smaltiscono anche prodotti nuovi), trovo tre cupole in plastica, che dovevano essere destinate ad illuminazione esterna, praticamente nuove. Le carico in macchina, le lavo ed inizio a ragionare su cosa fare.
In casa, essendo un’accumulatrice, avevo delle ceste con dei tappi di bottiglia in plastica ed ho deciso di provare ad unirli….. Colla a caldo e via….
La prima cupola, di forma schiacciata sulla sua sommità, era abbastanza solida da poterla usare anche come seduta e quindi ho chiesto ad un amico che lavora in un’altra azienda e che ha scarti in acciaio inox, se poteva recuperare dei dischi da utilizzare come piantana per le tre lampade. Sono arrivati anche i dischi in acciaio riciclati e con l’aiuto di un’altro amico ed un po’ di vernice nera, sono stati accoppiati ed è stato inserito un semplice impianto di illuminazione con lampadina centrale a leed.
Il rivestimento a disegno, è stato realizzato utilizzando i tappi delle bottiglie del latte, quindi tutti la stessa forma, ma con colori diversi.
L’illuminazione esalta il disegno ed i colori della lampada, un efetto allegro, che dona gioia…
La prova finale è stato un divertimento con i miei nipoti.
Questa lampada, è oggi, parte di una collezione privata.
La seconda cupola, più piccola, ha una forma non sferica e presenta una zona più pianeggiante
sulla sua sommità. In questo caso ho voluto rimanere sui toni del bianco e nero ed ho utilizzato dei tappi che prima
chiudevano bottiglie d’acqua o panna montata (per il centro) ed ho sfumato il disegno d’insieme e le zone fra tappo e tappo, con un’altro scarto che avevo raccolto tempo addietro, da un’azienda che lavora materiale plastico e nello specifco, lo scarto era derivato dalla lavorazione di foratura di un pannello da 4 cm di spessore, truccioli in plastica nera.
Il disegno della posa dei tappi, vuole richiamare una pietra preziosa.
Quindi gran colla a caldo per i tappi e vinavil per i truccioli (colla che asciugandosi diventa trasparente e lega lo scarto trucciolo fra di se e con la superfcie).
Questa lampada è oggi, parte di una collezione privata.
La terza ed ultima cupola, era perfettamente sferica ed in questa, ho voluto giocare con i colori e le forme svariate dei tappi che avevo accumulato nel tempo.
Un salire di forma e colori per una superficie allegra ed un atmosfera brillante.
Questa lampada, è oggi, parte di una collezione privata.
La “Pianta Riciclata”
Questa è un’altra avventura creativa nel mondo del riciclo, che ti voglio raccontare.
Sempre dal mio amico “ferrovecchio”, un giorno vado a trovarlo e appena mi vede, mi dice di andare a vedere dentro un cassone. Appena riesco a scorgerne l’interno, il mio sguardo si spalanca e la mia bocca si apre in un’espressione di estasi….. E’ proprio successo questo, perchè davanti ai miei occhi si scorge una “nuvola” di fili in ottone e da un’altra parte una chioma fluente di riccioli in alluminio.
Non so perchè, ma sia io che lui, avevamo capito che potevano diventare qualcos’altro e che lo meritavano; quindi carica subito in auto il materiale e torna a casa a pensare cosa fare.
Una lampada, con un basamento fatto con un vaso in terracotta, una lampadina all’interno e sopra una nuvola che filtrasse il fascio di luce e lo trasformasse in atmosfera magica; questo era il progetto nella sua sintesi.
La prima volta che ho acceso la lampada ed ho visto cosa proiettava sulle superfici, sono rimasta a bocca aperta, perchè non pensavo potesse avvenire ciò, non era proprio previsto ed è stata una sorpresa piacevole che mi ha dato lo stimolo per realizzare alcuni pezzi con lo scarto che avevo recuperato.
Per realizzare la “Pianta Riciclata”, ho chiesto aiuto alle mani sapienti di mio papà ed abbiamo costruito uno scheletro dove poter appoggiare ed incastrare la Nuvola di truccioli.
Poi, in autoproduzione, un po’ di vernice, argento o oro, a seconda del tipo di trucciolo (alluminio o ottone) e composizione della nuvola (con i guanti perchè il materiale può essere tagliente se non maneggiato con cura durante la composizione ed il fissaggio).
Tutti i vasi, sono stati poi colorati a mano, con ossidi e terre naturali; una vasta scelta per più gusti ed ambienti.
La grande, la media e la piccola; lampade d’atmosfera con una valenza sostenibile.
Dopo la Pianta Riciclata, avevo ancora dello scarto prezioso ed in giro per la casa, ho trovato una lampada da tavolo, funzionante ma con la copertura rotta. Ho pensato quindi di rivestirla con un nuovo vestito fatto di fili di ottone intrecciati. Anche in questo caso, ora ho una bellissima lampada e con un effetto scenografico sia da accesa che spenta, intenso.
Un esempio del fascio i luce della che il truciolo può donare. La stanza ha un soffitto a 5 metri.
Da una zona d’angolo anonima di un soggiorno, ora parte un fascio di luce esplosiva e calda, che ti avvolge in una dolce atmosfera.

UNA MAGIA AVVOLGENTE
Una libera esplosione

UNA MAGIA AVVOLGENTE
Una libera esplosione
Classico esempio, che si ha in ogni casa, “la stanza senza lampada”, ma solo con la lampadina a penzoloni che provvede a illuminare quanto serve.
Ho preso una matassa di fili di alluminio, scarto industriale della tornitura, e con fili di bava da pesca, ho fissato la “Nuvola” al filo penzolante, ricoprendo la lampadina. L’alluminio è un materiale leggero ed ho potuto fare questo lavoro in sospensione, senza dover creare una struttura di supporto.
Risolto quindi il problema, “mai preso una lampada per questa stanza”,
si prova ad accendere, e la magia, partendo dal centro della stanza e possedendo una proiezione aperta e non direzionata, plasma su tutte le superfici la sua natura.
Queste lampade, hanno tutte una caratteristica, le lampadine che si utilizzano devono avere il vetro trasparente e non opalino, altrimenti l’effetto della proiezione, scompare.

UNA NUVOLA LIBERA
Fili di alluminio, uno scarto recuperato

LAMPADA DA SOFFITTO
Un nuovo “Vestito”

UNA LAMPADA CHE AVVOLGE
Un’atmosfera fatata

UN NUOVO AMBIENTE
La magia da immaginare

IL RICICLO EMOZIONALE
La Luce del Riuso

UNA NUOVA LUCE PER UNA GALLERIA D’ARTE
Un’installazione su richiesta
Come ho detto, a tutti è successo di avere in una stanza con una lampadina a penzoloni, senza lampada, ed anche in questa galleria d’arte avevano lo stesso problema.
In questo caso si utilizza una lampadina con vetro opalino, per non creare disturbo alle opere esposte con una proiezione di fasci di luce e ombra.
Come ultimo esempio che vi espongo, anche se non l’ultimo fra quelli realizzati o che realizzerò, è una lampada da tavolo. Anche in questo caso rigenerata; cioè rivestita con una Nuvola riccioluta di truccioli in filo di alluminio (dono ad una mia carissima amica).

UNA VECCHIA LAMPADA A NUOVA VITA
Un nuovo vestito per rivivere

ELEGANZA CASUALE
Lampada da tavolo ed atmosfera

BOCCOLI DI ALLUMINIO
Nè capo, né coda…