Project Description
UNA CULLA, POI LETTINO, POI SCRIVANIE, E POI…
Questo progetto è nato dal Cuore e dall’Amicizia.
Un giorno una mia Carissima amica, che vive a Nizza, mi chiama e mi dice che è incinta del suo primo figlio; un’immensa gioia per tutti e mi dice che desidera una culla che diventa lettino, fatta da me.
Un grande Onore che con piacere ho affrontato.
Mi sono messa quindi, a ragionare in modo tecnico ed a valutare alcune soluzioni a livello funzionale e costruttivo.
Fin da subito, mi sono resa conto che la struttura che volevo costruire, poteva essere anche utilizzata come scrivania; tolti i parapetti ed i materassi, e quindi ho proposto anche questo uso alla mia Amica, sia per una prima fase del bambino (5-7 anni), che nel futuro, alzando alla quota voluta il piano di appoggio.
Per il materiale era già chiaro l’uso del legno allo stato naturale e dopo alcune ricerche ho scoperto che i nostri avi, realizzavano le culle dei bambini in cirmolo, essenza che poi si è rilevata adatta all’uso, perchè la resina di questo legno (che ha un profuno caratteristico) rilascia sostanze che aiutano i bambini nel loro apparato respiratorio.
Per la parte del Cuore ed estetica, desideravo fare un intaglio che rendesse “speciale” questo progetto ed il cirmolo è un legno che si presta a tale lavorazione manuale.
In questo progetto, come ho accennato, non dovevo e volevo solo occuparmi della parte tecnica, ma anche della parte pratica di realizzazione. Primo passo, dopo aver fatto il conteggio e l’analisi del materiale che mi sarebbe servito, sono andata a prendere le tavole di cirmolo che mi servivano in una segheria.
Il cirmolo è un legno generalmente con molti nodi ed io cercavo qualcosa che ne avesse veramente pochi, una prima scelta; con pazienza, una tavola alla volta, sono riuscita a trovare del materiale adatto e con pochi nodi.
Il legno al naturale e una materia Sempre viva e bisogna saperlo sia lavorare che trattare, nel giusto rispetto, altrimenti si ribellerà. Ecco che dopo l’acquisto della materia prima ho messo a stagionare le tavole per 2 mesi, nei quali non si sono mosse e quindi ho iniziato a lavorarle.
Avevo 7 mesi a disposizione, prima della consegna, prevista verso aprile a Nizza.
Nel frattempo, ho definito la parte con il tappezziere che riguarda sia i due materassi (culla e lettino) imbottitura e fodere in cotone rimovibili, che il paracolpi per i primi mesi di vita.
In quel periodo, avevo vinto un bando per un progetto e fra i servizi comprensivi vi era l’uso di un Fablab con un reparto di falegnameria vero e proprio. Ho potuto quindi fare anche il falegname in questo progetto ed utilizzare le macchine e le attrezzature che mi potevano essere necessarie allo scopo.
Prima fase, dalle tavole grezze, si calibrano allo spessore e si tagliano a misura e forma in base al progetto esecutivo.
Una volta tagliato e preparato i vari componenti, ho lasciato ancora 15 giorni i pezzi fermi, per verificare se si muovevano o meno; per fortuna il legno era ben stagionato e non mi ha dato alcuna sorpresa, si può passare alla fase successiva di foratura per inserimento spine e incollaggio delle tavole per creare i due pannelli/fianchi della struttura.
Non è così facile come sembra ricavare una tavole da 4 cm di spessore di 90×70 cm circa da delle tavole grezze; far combaciare struttura della natura e parte estetica, si rischia di avere molto scarto se non ragionato bene fin dall’acquisto della materia prima.
Alla fine ne sono stata soddisfatta ed avevo delle belle tavole, con pochi nodi (non desiderati) e tutti i pezzi assemblati.
Ora la parte estetica che è nata man mano che realizzavo l’opera in falegnameria.
I due fianconi, sono stati considerati come due quadri e volevano rappresentare qualcosa e proprio i pochi nodi presenti hanno dato lo spunto.
Legno ed acqua sono due materiali che si rigenerano e i nodi li ho visti come il centro del movimento dell’acqua, quando vi si lancia qualcosa, esempio una monetina per esprimere un desiderio. Ed ecco il titolo “I nodi son desideri” e ho rappresentato ciò con un intaglio su tutta la superficie e su alcuni elementi della culla come se fosse l’acqua ricca di sogni e desideri.
La culla doveva essere movibile all’interno della casa ed a priori avevo chiesto di darmi le misure degli ostacoli come le ampiezze delle porte (in effetti a Nizza non usano standard come i nostri). E la culla passa giusta giusta fra le porte e con le quattro ruote girevoli è facilmente spostabile all’interno della casa, poi i freni fissano con sicurezza la posizione della stessa.
Dopo un mese, giusti in tempo, Eliott fa sogni tranquilli nella sua culla.